POR Campania FESR 2014-2020. Asse 6 - 0.S 6.7 - azione 1 DD.G.R. n. 339/2017 e n. 74/2018.

Restauro ex Convento S. Benedetto

Cos'è?

INTERVENTO COFINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA, DALLO STATO ITALIANO E DALLA REGIONE CAMPANIA NELL'AMBITO DEL POR CAMPANIA FESR 2014-2020

                                                         

Intervento di restauro e recupero funzionale ex Convento di San Benedetto per il miglioramento dell'offerta turistica - culturale del sito archeologico di Pontecagnano Faiano cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POR Campania FESR 2014-2020 Obiettivo Speciale 6.7.1”

L'intervento consiste nel recupero e nella conservazione di un immobile di particolare interesse culturale, storico, artistico e architettonico: il Complesso monastico di S. Benedetto ubicato nel borgo di Faiano del Comune di Pontecagnano-Faiano (Sa). Esso è stato dichiarato di interesse particolarmente importante ai sensi del D.Lgs. n° 42/2004 ed è pertanto sottoposto a tutte le disposizioni di tutela in esso contenute, giusto Decreto della Direzione Regionale n. 9 del 24 gennaio 2005.

Il "Complesso Monastico di San Benedetto di Faiano" è sito nel Comune di Pontecagnano Faiano ed è censito in catasto al foglio 2, particella 142.

Nel Piano Regolatore Generale l'immobile ricade in zona classificata "83 Residenza soggetta a Piano di Recupero". Il piano di recupero prevede per l'immobile l'intervento di "Risanamento Conservativo".

L'amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano ha acquisito la proprietà del Convento da alcuni privati nella piena convinzione che, dopo un intervento di recupero dell'importante edificio, nel rispetto dei principi stabiliti con la "carta del restauro del 1972", solo il suo riuso, con funzioni compatibili e rispettose dell'organismo architettonico tutelato, possa garantire una cura e una manutenzione costante dell'opera nel tempo e, quindi, promuoverne la conservazione ed il ripristino della sua immagine storica.

Tale scelta è stata determinata dalla consapevolezza di avere un territorio colmo di emergenze culturali e dalla responsabilità di doverne garantire il recupero e la completa valorizzazione. Per questo motivo anche lo sviluppo economico del territorio non può prescindere dalle importanti presenze storiche, anzi deve porle al centro di tutte le politiche di crescita. Ed è proprio da questa angolazione che i beni storici e culturali offrono importanti opportunità alle comunità che ne impongono il rispetto.

Studi recenti hanno dimostrato che l'offerta culturale è una delle componenti fondamentali su cui il cittadino si basa per indirizzare le proprie scelte turistiche. E, proprio per questo, gli operatori del settore della cultura e quelli della filiera turistica devono agire sinergicamente così da poter moltiplicare lo sviluppo del proprio territorio: da un lato gli eventi e le attrattive culturali rappresentano un importante elemento di richiamo, dall'altro il turismo porta risorse che possono confluire nella valorizzazione del patrimonio culturale.

Se infatti da un lato la cultura rappresenta un importante volano economico, permettendo di distribuire i flussi turistici indipendentemente dalla stagionalità e prolungando la permanenza dei turisti in un territorio, dall'altro è soprattutto attraverso il turismo che nuovi potenziali utenti si avvicinano al patrimonio culturale di un determinato territorio, portando ricchezza economica da reinvestire nel circolo virtuoso culturale e facendosi essi stessi ambasciatori della cultura locale.

Ma, per consentire che lo sviluppo di un territorio avvenga in chiave culturale, è indispensabile:

  • creare un sistema di logistica e di comunicazione che presenti i luoghi d'arte in modo sinergico e fruibili in maniera integrata;

  • realizzare infrastrutture per poter massimizzare la fruibilità al patrimonio culturale e aumentare così la potenzialità turistica del territorio;

  • istituire un modello organizzativo gestionale pubblico/privato efficiente ed efficace.

Ed è proprio per le motivazioni sopra premesse che il Comune di Pontecagnano Faiano ha deciso di recuperare l'antico monastero di San Benedetto e destinarlo ad attività funzionali ad incrementare l'attrattività del "Parco archeologico" e del "Museo archeologico nazionale - Gli Etruschi di frontiera".

Con schema di convenzione n. 2 del 31/01/2020 l’"Intervento di restauro e recupero funzionale ex Convento di San Benedetto per il miglioramento dell'offerta turistico-culturale del sito archeologico di Pontecagnano Faiano" avente codice CUP: F67B14000000006 è stato ammesso a finanziamento per € 2.442.503,52 con Decreto Dirigenziale n. 4 del 14/01/2020 a valere sulle risorse del POR Campania FESR 2014 - 2020 - Asse 6 - Obiettivo Specifico 6.7 -Azione 6.7.1.

Sedi

Ultimo aggiornamento

mer 22 giu, 2022 10:29 am